Francesca Menchelli Buttini
STORIA DELLA MUSICA
f.menchellibuttini@conservatoriorossini.it
Francesca Menchelli-Buttini ha studiato privatamente pianoforte, ottenendo fra il 1986 e il 1988 il Compimento inferiore medio presso l’Istituto musicale pareggiato di Lucca, la Licenza di Storia della musica e la Licenza di Armonia complementare presso il Conservatorio di La Spezia. Si è laureata con lode in Lettere nel 1994 presso l’Università di Pisa, discutendo una tesi in Storia della Musica dal titolo «Il Vespesiano a Venezia (1678) e a Napoli (1707): da Pallavicino a Sarri», relatrice Carolyn Gianturco. Nel 2000 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia della Musica presso l’Università di Oxford, sotto la guida di Reinhard Strohm, con una tesi dal titolo «Pietro Metastasio’s Drammi per Musica in Their Musical Settings (1730-1745)», grazie al conseguimento di una borsa di studio annuale post laurea (1995-1996), per perfezionarsi all’estero, presso l’Università di Firenze e di una borsa biennale (1997-1999) per finanziare gli studi di dottorato della British Academy (Humanities Research Board).
Dal 2009 insegna nei Conservatori (Avellino, Benevento, Messina, Novara) sulla cattedra di Storia della Musica, di cui dal 2019 è titolare a tempo indeterminato. Dal 2002 al 2009 è stata professore a contratto presso l’Università di Pisa nel settore disciplinare Musicologia e Storia della musica (L-Art/07), per i corsi di «Elementi di teoria musicale» e «Critica musicale», e ha svolto attività di ricerca anche all’interno di quattro Progetti di Rilevanza Nazionale (PRIN), concernenti la librettistica italiana, in particolare Pietro Metastasio e Carlo Goldoni. Nello stesso periodo ha collaborato con il consorzio interuniversitario ICoN, per la formazione a distanza nell’ambito delle materie musicologiche; con la rivista «Ariel» dell’Istituto di Studi pirandelliani di Roma, per la rubrica di recensioni sul teatro seicentesco; con l’«ensemble» AuserMusici del M° Carlo Ipata, per la valorizzazione del patrimonio musicale toscano settecentesco.
L’attività scientifica ha privilegiato l’opera in musica del Settecento, con particolare attenzione ai lavori di Alessandro Scarlatti, di Leonardo Leo, di Giovanni Battista Pergolesi, di Niccolò Jommelli, al contesto veneziano fra il 1730 e il 1745 (in specie Johann Adolf Hasse, Antonio Vivaldi, Geminiano Giacomelli), al dramma per musica italiano a Vienna fra il 1748 e il 1751, all’impresa del Teatro S. Carlo di Napoli e al teatro mozartiano, attraverso la partecipazione a Convegni nazionali e internazionali, in Italia e all’estero (Benevento, Como, Leeds, Napoli, Oxford, Queluz, Reggio Calabria, Roma, Tours, Venezia, Vienna, Madrid ecc.), e attraverso pubblicazioni di volumi (fra cui le edizioni per Ricordi, una in collaborazione con Reinhard Strohm, all’interno della collana «Drammaturgia musicale veneta» dell’Istituto Vivaldi presso la Fondazione Cini a Venezia), articoli e saggi in libro o atti di convegno e su rivista («Fonti musicali italiane», «Rivista Italiana di Musicologia», «Studi musicali», «Studi vivaldiani»), di rilevanza nazionale e internazionale, in lingua italiana e inglese. Un ulteriore interesse concerne la musica teatrale di Luigi Cherubini, del cui «Adriano in Siria» (Livorno 1782) ha in preparazione un’edizione critica nel quadro dell’edizione delle opere pubblicata dalla casa editrice Simrock (Boosey & Hawkes) di Berlino, sotto la responsabilità della Società Internazionale Cherubini diretta da Helen Geyer.
I progetti in corso includono un volume miscellaneo sull’opera veneziana al tempo di Vivaldi (con contributi di Melania Bucciarelli, Francesco Giuntini, Reinhard Strohm) e un’indagine sulle prime opere composte da Jommelli per i teatri del Nord d’Italia. Partecipa inoltre al progetto internazionale «WoVen: Women, Opera and the Public Stage in Eighteenth-Century Venice», finanziato dal Research Council of Norway per il periodo 2021-2026 (https://www.ntnu.edu/music/woven), con contributi sui ruoli interpretati da Vittoria Tesi sulle scene veneziane.